Le coste del Giappone contaminate dal petrolio della petroliera Sanchi

Il petrolio della petroliera iraniana Sanchi, che dopo essere esplosa è affondata nel mar Cinese orientale, ha raggiunto le coste del Giappone. A denunciare il fatto la guardia costiera giapponese.

Gli abitanti delle isole giapponesi di Amami-Oshima, famose per le spiagge incontaminate e le barriere coralline, hanno riferito di aver ripulito le coste da cumuli neri di petrolio, probabilmente causati dal combustibile contenuto nei serbatoi della Sanchi. Le autorità giapponesi stanno ora controllando se il petrolio proviene dalla petroliera iraniana, che trasportava circa 136mila tonnellate di condensato quando affondò a metà gennaio, con la perdita di tutti e 32 i membri dell’equipaggio. A bordo c’erano anche circa 1.900 tonnellate di gasolio di bunker.